mercoledì 3 settembre 2008

il calcio oggi una macchia scura

Il più antico e rudimentale calcio nacque in Giappone e in Cina senza pretese se non quella di esprimere se stesso con dei giocatori , una palla, due reti e piano piano evolvendosi ha raggiunto la sua autodefinizione e si è conformato alle regole che gli son state date. Il calcio non può sopravvivere senza la sua tifoseria, senza quella voglia che spinge ad andare allo stadio o semplicemente sedersi tutti insieme a guardare lo scontro con la speranza che la squadra preferita vinca. Giocano e si affrontano squadre di stati diversi, realtà talvolta opposte, spinte dalla molla del gioco, del divertimento, perchè in fondo, di questo si tratta o perlomeno si è trattato all'inizio ma oggi sempre più questo sogno si è "colorito"di macchie che sono milioni di euro, diritti televisivi, imbrogli, arbitri disposti a favorireggiamento, rigori concessi piovuti dal nulla, tifosi teppisti che in trasferte si permettono o si sentono in diritto di dover lasciare tracce del loro passaggio e la collettività deve pagare, come al solito. La trasferta dei tifosi a Roma ha suscitato, giustamente, riprovazione e scandalo per il clima di distruzione che ha portato. Con manganelli alla mano, migliaia di euro di danni son stati fatti, vetri del treno in mille pezzi, rovinati sotto lo sguardo di chi semplicemente doveva recarsi a Roma per lavoro o per visita e si è ritrovato a subìre passivo e scomodarsi a causa di queste indecenti personalità. 5 di loro son stati presi e poi rilasciati e oggi è in corso la riunione dell'Osservatorio del Viminale che renderà ufficiali il divieto per le trasferte ai tifosi del Napoli e accusa di associazione a delinquere e interdizione di un anno dagli stadi per coloro i quali hanno effettuato atti violenti. Il capo della polizia Manganelli sostiene che dietro agli incidenti selvaggi c'è dietro la criminalità organizzata e il questore Puglisi lo afferma quasi con certezza. Nel pomeriggio, in procura verranno vagliate valutazioni più accurate. Sicuramente bisogna prendere misure efficaci per far sì che non accadano più tali gravi atti di violenza, a prescindere se sia coinvolta la mafìa o no. BASTA CON LA VIOLENZA NEGLI STADI. Il calcio non può vivere con questo spirito di manganelli, sabotaggi e uccisioni, tanto vale chiudere tutto se deve sopravvivere in questo modo. Secondo voi è giusto che i tifosi napoletani non possano recarsi più allo stadio o la trovate estrema come decisione?Cosa pensate potrebbe essere esemplare come punizione?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Domenica io ho visto teppisti e non tifosi! Vi sembra giusto che lo Stato subisca le violenze di questi delinquenti? Secondo me no. Per il calcio no! Ci sono motivi migliori per impiegare le forze di polizia. Se questo è il tifo, allora è meglio che la partita la si veda da casa!

Anonimo ha detto...

"Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre." (Winston Churchill)

Bisogna cambiare radicalmente l'idea sul calcio e sui loro guadagni.
Le società spendono miliardi di euro per i giocatori, ma non si interessano alla sicurezza degli stadi e al blocco di questa gente.

Ormai le società calcistiche sono industrie di guadagni e non più Associazioni Sportive.

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con chi mi ha preceduta nei commenti...
Questa storia deve finire...ovviamente spiace che vadano di mezzo anche persone che, magari, non hanno fatto nulla...Se però è l'unico modo per ottenere risultati, allora così sia...

Dico solo che, al di là delle parole, sarebbe ora che si passasse ai fatti...Se necessario, le partite si guardano in tv...ma basta violenza...ogni giorno ce n'è una...e davvero non se ne può più...

Anonimo ha detto...

io sono un tifoso della roma vado in trasferta quando posso e credo che certi episodi con il calcio non centrino nulla. il calcio, gli stadi sono solo un mezzo per certi delinquenti (è giusto dare nome a queste persone, senza nsconderli dietro il nome "tifoso"), per poter esprimere la loro violenza, le loro frustrazioni giovanili verso il controllo che è lo Stato che si manifesta nella Polozia. A mio avviso se non mettesero più forza dell'ordine io sono convinto che tutto ciò che vediamo non esisterebbe più. perchè non esiste la violenza tra opposte tifoserie, come poteva accadere circa 20 anni fa, ma esiste la violenza contro la repressione, il controllo.

andrea

Anonimo ha detto...

Il problema del calcio in genere è che ormai ruotano troppi soldi intorno a quello che dovrebbe essere sport, divertimento, e che invece troppe volte è stato confusione, violenza e morte. Questo è il problema di fondo, poi aggiungici la mentalità criminale, i pochi controlli, l'ignoranza delle persone ed ecco che la minestra è fatta...

Anonimo ha detto...

C'è un detto che dice:" Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno"... Per colpa di alcuni pseudo tifosi ora molto probabilmente saranno vietate le trasferte a tutta la tifoseria napoletana. Giusto? Sbagliato? Non lo so, d' altronde come c'è il teppista che va in trasferta solo per creare problemi, c'è anche il tifoso che invece vuole seguire la sua squadra anche fuori casa. Perchè vietare anche a quest'ultimo le trasferte?

Forse bisogna iniziare a chiedersi il perchè di certi episodi.
Perchè andare allo stadio per compiere atti vandalici?

Anonimo ha detto...

il prezzo da pagare per i divieti è tanto e arricchisce le tasche altrui: esempio andare allo stadio costa in media 40 euro, vedersela da casa da sky o mediaset costa circa 62 euro al mesecon abbonamento annuale. i conti sono presto fatti, ecco perchè per la maggior parte delle autorità conviene più il vietare di andare allo stadio... lasoluzione sarebbe non abbonarsi più, non andare più allo stadio, cosi giocheranno da soli una volta per tutte.

andrea

Anonimo ha detto...

rispondere alle domande poste credo non sia un impegno facile!

comunque pretendo riprendere qualche saggio che affermò: "le football, c'est pas la guerre mais plutot,comme pour tout autre sport, un moyen d'accroitre l'amitié des peuples. en éffet, football sans suporter ne peut s'identifier à ce magnifique jeu d'équipe!"

"il calcio non è la guerra, ma piutosto, come qualsiasi altro gioco, un mezzo per accrescere l'amitizia tra i popoli. in fatti, il calcio senza i tifosi non potrà identificarsi a quel gioco magnifico di squadra!"

a proposito, bisogna che ogni tifoso sappia l'importanza della sua presenza sul campo, e l'essenza del suo sestegno alla sua squadra...credo permetterà al calcio di non sfondare nel mare della confusione della massa!
che ne pensate?

Ba.ky ha detto...

hai ragione su tutto.
Guarda non solo non li farei più andare allo stadio, ma li obbligherei a pagare i danni causati. A tutti i tifosi in trasferta: vedremo se ci riproveranno in futuro!

Anonimo ha detto...

Questione delicata....ora i tifosi di Napoli, prima quelli di Roma e Lazio, per non parlare di altri, non citati dai media solo perché appartenenti a serie di categoria inferiore, ma comunque anch'essi tra i casi più frequenti.

Trasciniamo con un coro di polemiche che durano il tempo di pochi giorni, uno spettacolo orribile...scusatemi ma non trovo altri modi per definire ciò che è accaduto...alla stazione di Napoli e a Termini...

Ha un senso fomentare la guerriglia verso un sistema?
Ma quale sistema? Forse quello che i tifosi amano (non tutti ovviamente)....lo scontro contro le forze dell'ordine..
Le stesse che molte volte si ritrovano a fare da scorta, per farli accedere allo stadio senza l'incontro con l'altra tifoseria, ad una collettività con nomi, e volti noti...ed un curriculum di scippi, furti, spaccio,...

E questa credo sia solo una delle tanta contraddizioni che vige in Italia.

Anche Fiorentina-Juventus è sempre stata ricca di ostilità tra due le due tifoserie, ma le due società stanno giocando un ruolo rilevante nella gestione del problema....
(Lo si è potuto rilevare nella prima giornata di campionato, nessuno scontro, ne feriti, niente di niente).

Ovvero nel creare un clima sereno, nel traslare ciò che possono essere scontri con feriti, morti e quant'altro in una semplice partita di calcio...quando, alla fine, (e fu proprio la Fiorentina d introdurlo), con un terzo tempo tra giocatori si mette fine a ciò che è stata una partita iniziata e finita sul campo.

Nella speranza che un giorno, e proprio la Fiorentina vuole portare avanti sino in fondo questo progetto, i tifosi potranno assistere alla partita senza barriere..sul modello inglese, dove la serenità dei tifosi ad un metro dai giocatori fa rabbrividire noi italiani...

Si, in Inghilterra, proprio lì, dove c'erano gli Hooligans....

Sandro_