Delirio estivo di un’universitaria poco “Sapien…te” e molto, molto “Paziente”!
Giugno 2007: Mancano pochi giorni all’inizio degli esami di maturità.
Interno di una casa.
Una ragazza è seduta alla sua scrivania. Davanti a lei montagne di fogli con sopra appunti di ogni genere. Alla sua destra qualche libro aperto. A sinistra c’è invece un PC con una presentazione PowerPoint ancora da finire. Work in progress, direbbero gli inglesi…
Fuori dalla finestra il sole è alto e splende su una Roma che si sta spogliando dei vestiti primaverili per mettersi un bel bikini e concedersi all’estate. Sotto casa si sentono i bambini che giocano, le nonne che si dirigono verso il mercato per fare la spesa.
La ragazza si gode la scena affacciata alla finestra, prima di rendersi conto che le cose da fare sono tante e il tempo, si sa, oltre a esser galantuomo è anche tiranno...
“Dai su che manca poco,” le sussurra all’orecchio l’angelo buono venuto in suo aiuto.
“Certo, ancora qualche giorno e poi via, si va in vacanza… e dall’anno prossimo addio interrogazioni, addio compiti in classe, addio sveglia che suona puntuale 5 giorni su 7 perché uno stramaledetto portone di una stramaledetta scuola si sta per aprire e tu devi essere lì pronta a subire l’ennesima interrogazione… l’ennesimo rimprovero da parte di un professore che proprio non capisce che tu ieri sera sei uscita con un figo e ora devi raccontare tutto alla tua compagna di banco, D’Annunzio da buon marpione qual’era di certo non si offenderà se tu ti perderai la spiegazione di qualche sua poesia! Finalmente andrò all’università e sarò libera di gestire il mio tempo, avrò i miei spazi e il giusto tempo per riposarmi!” Pensa la ragazza tirando un sospiro di sollievo.
Luglio 2008: Mancano pochi giorni all’ultimo esame della sessione estiva e poi si cominciano a preparare quelli di Settembre.
Biblioteca dell’università.
Una ragazza è seduta su un tavolo e sta sottolineando un libro.
Fuori ci sono 40 gradi e ovviamente il luogo in cui si trova è sprovvisto di aria condizionata.
Vicino alla ragazza si siedono due personaggi strani: uno ha un’aureola in testa; l’altro, invece, ha una forca in mano.
Il primo si avvicina all’orecchio sinistro della ragazza e dice: “Dai su che manca poco…!”
L’altro sentendo quelle parole si alza e inizia a collegare il videoproiettore al PC.
Dopo qualche minuto si spengono le luci e sul muro viene proiettata una slide in tipico formato PowerPoint.
In dissolvenza appare una scritta:
“Finalmente andrò all’università e sarò libera di gestire il mio tempo, avrò i miei spazi e il giusto tempo per riposarmi!”
Interno di una casa.
Una ragazza è seduta alla sua scrivania. Davanti a lei montagne di fogli con sopra appunti di ogni genere. Alla sua destra qualche libro aperto. A sinistra c’è invece un PC con una presentazione PowerPoint ancora da finire. Work in progress, direbbero gli inglesi…
Fuori dalla finestra il sole è alto e splende su una Roma che si sta spogliando dei vestiti primaverili per mettersi un bel bikini e concedersi all’estate. Sotto casa si sentono i bambini che giocano, le nonne che si dirigono verso il mercato per fare la spesa.
La ragazza si gode la scena affacciata alla finestra, prima di rendersi conto che le cose da fare sono tante e il tempo, si sa, oltre a esser galantuomo è anche tiranno...
“Dai su che manca poco,” le sussurra all’orecchio l’angelo buono venuto in suo aiuto.
“Certo, ancora qualche giorno e poi via, si va in vacanza… e dall’anno prossimo addio interrogazioni, addio compiti in classe, addio sveglia che suona puntuale 5 giorni su 7 perché uno stramaledetto portone di una stramaledetta scuola si sta per aprire e tu devi essere lì pronta a subire l’ennesima interrogazione… l’ennesimo rimprovero da parte di un professore che proprio non capisce che tu ieri sera sei uscita con un figo e ora devi raccontare tutto alla tua compagna di banco, D’Annunzio da buon marpione qual’era di certo non si offenderà se tu ti perderai la spiegazione di qualche sua poesia! Finalmente andrò all’università e sarò libera di gestire il mio tempo, avrò i miei spazi e il giusto tempo per riposarmi!” Pensa la ragazza tirando un sospiro di sollievo.
Luglio 2008: Mancano pochi giorni all’ultimo esame della sessione estiva e poi si cominciano a preparare quelli di Settembre.
Biblioteca dell’università.
Una ragazza è seduta su un tavolo e sta sottolineando un libro.
Fuori ci sono 40 gradi e ovviamente il luogo in cui si trova è sprovvisto di aria condizionata.
Vicino alla ragazza si siedono due personaggi strani: uno ha un’aureola in testa; l’altro, invece, ha una forca in mano.
Il primo si avvicina all’orecchio sinistro della ragazza e dice: “Dai su che manca poco…!”
L’altro sentendo quelle parole si alza e inizia a collegare il videoproiettore al PC.
Dopo qualche minuto si spengono le luci e sul muro viene proiettata una slide in tipico formato PowerPoint.
In dissolvenza appare una scritta:
“Finalmente andrò all’università e sarò libera di gestire il mio tempo, avrò i miei spazi e il giusto tempo per riposarmi!”